Il Castello Arabo Normanno di Butera: Un Tesoro di Storia e Architettura nel Cuore della Sicilia
Fascino Arabo e stratificazioni culturali dell’isola si fondono nel Castello Arabo Normanno di Butera costruito in diversi momenti storici nella cronologia del nostro paese con inizio nel IX – X secolo nel periodo Arabo, e una fase successiva durante il XII secolo sotto la dominazione Normanna.
Arrivato nel territorio Buterese, il popolo Arabo sente il bisogno di costruire una fortezza da ubicare nella parte più alta a sud della città per tenere sotto controllo le minacce nemiche in qualunque momento; gli Arabi infatti, avevano la forte tradizione di costruire castelli e fortificazioni su colline o alture per sfruttare bene la posizione strategica e difensiva, e qui, a Butera, lo fanno attraverso l’ausilio di 4 torri angolari delimitanti un’ampia area fortificata coincidente con l’attuale Piazza Castello, all’interno della quale vi erano stalle, magazzini ed una grande cisterna posta interrata al centro della corte.
Dopo la conquista Normanna della Sicilia sotto Ruggero I nel 1061, il castello fu ampliato e ristrutturato dai nuovi sovrani, che scelsero di integrare gli archi a sesto acuto tipici dell’architettura Araba con il loro stile fortemente militare e robusto, il che giustifica la denominazione data tutt’oggi alla fortezza.
Nel corso dei secoli numerosi interventi e modifiche si sono susseguite per via dei diversi ricambi di culture e delle necessità strategiche dell’epoca: con l’arrivo degli Svevi e degli Angioini, la sua importanza strategica diminuì, lasciando spazio a usi quotidiani e continuando a essere utilizzato come sede per i signori locali.
Oggi rimangono elementi di spicco come il portone ogivale, l’arco di accesso all’atrio, le finestre bifore con colonnina centrale, la merlatura del muro di cinta rimasto e una sola e robusta torre principale su quattro originarie, che con i suoi 36 mt. di altezza richiama i donjions Normanni e permette l’accesso ai locali interni rimasti destinati allo splendido Museo Archeologico, regalando meraviglia e stupore agli occhi di chiunque vi passi accanto.